Cosa puoi fare se non riesci a pagare le rate del mutuo

Può capitare di trovarsi in una situazione di difficoltà economica, tale da non riuscire a pagare le rate del mutuo per un certo periodo. Cosa è possibile fare se non riesco a pagare il mutuo? Esiste un modo per non perdere la casa ed uscire da questa spiacevole situazione? Cerchiamo di capire come rispondere a queste domande, e cosa si può fare per non pagare il mutuo e tenersi la casa.

Ritardato pagamento della rata del mutuo

Qualora non si riesca a pagare una rata del mutuo, si incorre non cosiddetto ritardato pagamento della rata del mutuo. Quest’ultimo scatta automaticamente dopo il trentesimo giorno di ritardo dalla scadenza. Questa situazione di ritardo del pagamento dura fino a sei mesi dalla scadenza della rata, ovvero dal 30esimo al 180esimo giorno. In sostanza, in questo periodo di tempo il ritardo del pagamento è consentito per legge, e non si incorre in nessuna conseguenza legale o azione esecutiva.

Cosa succede se il ritardo supera i 180 giorni

Se la data di scadenza è superata da più di 180 giorni, la banca a questo punto può richiedere la risoluzione del contratto di mutuo. In questo caso si viene dichiarati morosi in maniera formale, e si è anche obbligati a pagare tutti gli interessi di mora sulle rate non versate. Una volta che il contratto è stato rescisso dalla banca, quest’ultima può esercitare anche il diritto di ipoteca sulla casa, potendo anche iniziare un pignoramento. Esistono però alcune soluzioni per evitare queste spiacevoli conseguenze, riuscendo a superare un momento di crisi economica senza perdere la casa.

Cosa fare se non si riesce a pagare le rate

Per prima cosa, è importante sottoscrivere un’assicurazione sul mutuo, ancor prima di sottoscriverlo. In questo modo si è protetti anche in caso di imprevisti che non consentirebbero di estinguere il debito con la banca. Questa forma di tutela è sicuramente la migliore possibile, ma si può agire anche nel caso in cui l’assicurazione non sia stata stipulata a tempo debito. Si può operare sostanzialmente in tre modi.

  • Rinegoziazione del mutuo: rinegoziando un mutuo, in sostanza se ne modificano le condizioni. Si può a esempio estendere la durata del mutuo, diminuendo l’importo della rata mensile, oppure cambiare il tasso di interesse da variabile a fisso. In questo modo si può far fronte a condizioni economiche diverse da quelle nel momento in cui si è stipulato l’accordo, senza rischiare di ritardare troppo i pagamenti delle rate.
  • Sospensione del mutuo: nei casi più gravi, in cui la situazione di crisi economica sia dovuta ad esempio alla perdita del lavoro, si può ricorrere al Fondo di Solidarietà per l’Acquisto della Prima Casa. Questo fondo, dedicato a coloro che hanno acceso un mutuo per l’acquisto della prima casa, prevede la sospensione del pagamento delle rate fino ad un massimo di 18. Nel periodo di sospensione, sarà lo stesso fondo a provvedere al pagamento delle rate, ed il mutuario dovrà solamente pagare la quota degli interessi. Le rate che non verranno pagate saranno estinte tramite un allungamento del piano di ammortamento
  • Surroga del mutuo: questa procedura consiste nel traferire il mutuo da un istituto bancario ad un altro. Questa particolare operazione può essere utile nel caso in cui i tassi di interesse del mutuo siano in un periodo di calo, ed in aggiunta non costa quasi niente al mutuario. La nuova banca si fa carico di tutte le spese del trasferimento del mutuo, anche se in genere la surroga si effettua per mutui di almeno 50000 euro. Se il mutuo residuo è troppo basso, la banca avrebbe molto poco da guadagnare sugli interessi, e per questo non acconsentirebbe a questa procedura.

Tutte queste procedure solo misure di emergenza, da attuare nel caso i cui la situazione economica non consenta un regolare pagamento delle rate. Come abbiamo visto, ci sono molti modi per evitare il pignoramento della casa, ed a seconda delle situazioni si può scegliere quello più adatto insieme alla banca.